| I Greci avevano già chiare tutte queste potenzialità e comunanze, indicando proprio con il termine "arithmos" il numero, da cui l'aritmetica come scienza che permette di conoscere i numeri proprio attraverso l'attività ritmica, per cui la musica. La pedagogia riconosce alla musica il valore di Universale Pedagogico, di uno strumento, cioè, che può essere applicato ad ogni individuo di ogni età e condizione, senza alcuna preclusione, tanta è la varietà delle sue potenzialità. Ma a differenza della matematica, regina dello sviluppo simbolico e cognitivo del bambino, che non può esistere senza la conoscenza del suo linguaggio, la musica può essere appresa ed eseguita, anche a livelli meravigliosi, senza che ve ne sia la minima conoscenza formale. La musica sostiene lo sviluppo della persona ad ogni livello: da quello diretto, poichè il primo strumento che abbiamo a disposizione è il nostro corpo e la nostra voce, a quello analogico e imitativo, attraverso l'apprendimento all'uso di uno strumento musicale, all'esperienza sociale, attraverso l'esecuzione di musica insieme ad altri, allo studio simbolico astratto, con l'apprendimento del solfeggio. Ma la cosa soprendente è che il vero e proprio "genio musicale" può manifestarsi in ciascuna delle precedenti accezioni, indipendentemente dal livello di conoscenza delle altre.
|